Negli ultimi anni, tra influencer, life coach e guru dell’aria fritta, è nata l’ennesima figura “miracolosa”: il personal shopper immobiliare. Tradotto in maniera chiara, è il tipo che ti fa pagare per guardare le case come se fossero scarpe in saldo. Roba da far ridere chi fa questo mestiere con professionalità da una vita.
Questi signori amano giustificarsi dicendo:
“Manca una figura che tuteli realmente gli interessi di chi compra, come invece esiste in altri Paesi, soprattutto anglosassoni. Spesso l’acquirente si trova solo a navigare in un mercato complesso e a interfacciarsi con agenzie che, legittimamente, lavorano solo per il venditore.”
Legittimamente? Ma per favore! Come mediatore immobiliare, mi sento profondamente offeso da questa affermazione. Io non ho mai lavorato “solo per il venditore”, anzi. Spesso, e permettetemi di dirlo, i venditori, quando si trovano a trattare con noi mediatori, vengono “torchiati”, rimproverati, messi all’angolo per le loro pretese fuori mercato o condizioni irrealistiche. Frequentemente “litighiamo” anche con loro proprio perché vogliamo tutelare entrambe le parti, non solo gli interessi di chi vende.
Se qualcuno pensa che l’agente immobiliare sia uno che sta tutto il giorno a favore del venditore, evidentemente non conosce né il mercato né la professione. Noi siamo chiamati a mediare, a bilanciare, a far quadrare cerchi apparentemente impossibili. E questo richiede serietà, competenza, imparzialità: valori che poco si conciliano con un mare di marketing, selfie e chiacchiere glamour.
Io, che sono agente immobiliare, vi dico: davvero serve qualcuno che “faccia il tuo stile” con un orologio chic al polso e occhiali da sole anche in casa? Qualcuno che ti racconta come se la cucina fosse “instagrammabile” o il soggiorno una passerella, mentre sotto il pavimento forse c’è un impianto elettrico a rischio? Per non parlare di quando ti spiegano che “la location è il valore aggiunto” mentre non sanno nemmeno cosa significhi realmente una perizia.
Vi confesso una cosa: spesso il personal shopper immobiliare altro non è che un agente immobiliare che ha deciso di darsi un nome più trendy e una strategia di marketing più cool, giusto per giustificare una parcella più alta. Ma alla prova dei fatti? Nel processo vero di comprare casa, quando si tratta di documenti, mutui, contratti, verifiche di legittimità e burocrazia, io ci sono sempre. Loro? Scompaiono come per magia alle prime difficoltà, lasciando te e il fai-da-te a sbattere contro la realtà.

Quindi, basta con questa falsa scusa della “mancanza di tutela”. In Italia la legge impone al mediatore di essere imparziale e di tutelare entrambe le parti. La vera tutela arriva da chi conosce le regole del gioco, il mercato, e non da chi ti accompagna con cuffiette da DJ a vedere case come fossero vetrine di moda.
E non illudetevi: la visita “vip” con cappuccino e selfie non paga il mutuo, non risolve i problemi dell’immobile né ti protegge da fregature. Forse serve a sentirsi importanti, ma la casa, quella vera, si sceglie con competenza, conoscenza del mercato e passione – e non con slogan alla moda.
Perciò, cari clienti, se volete spendere soldi per acquistare casa, fatevi un favore: affidatevi a chi fa questo lavoro da anni, che conosce le leggi, il mercato e sa come proteggervi. Perché la casa è una delle scelte più importanti della vita, non un capo di moda da cambiare ogni stagione.
Perciò, cari clienti: lasciate perdere le mode e le trovate da reality e affidatevi a professionisti veri, preparati e soprattutto imparziali. Perché casa non è un gioco, è un impegno serio.
geom. Pesante Guido
REA MI 2768306