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Occupazione abusiva, oltre al danno la beffa: quando sfrattare l’inquilino è reato

2025-09-02 18:03

Geom. Pesante Guido

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Occupazione abusiva, oltre al danno la beffa: quando sfrattare l’inquilino è reato

Quando sfrattare un inquilino che occupa abusivamente l’immobile è reato!

Quando sfrattare un inquilino che occupa abusivamente l’immobile è reato!

Ah, la proprietà privata, quel sacro e intoccabile diritto che tutti vorremmo difendere con le unghie e con i denti. E poi c’è l’inquilino, o meglio, l’ospite non pagante, l’occupante abusivo, il vero e proprio incubo notturno di ogni proprietario. Se pensavate che il problema fosse solo non riuscire a incassare l'affitto, vi sbagliate di grosso. L’Italia, con la sua inimitabile capacità di aggiungere un tocco di assurdità a ogni situazione, ha trasformato il legittimo desiderio di riavere la propria casa in un’autentica roulette russa. Perché, signore e signori, qui il proprietario, la vittima, rischia di finire in gattabuia per aver osato reclamare ciò che è suo.

Lo Sfratto? Un'Opzione da Principianti

Quando un povero proprietario si accorge che la sua casa è stata trasformata in un Bed & Breakfast abusivo, la prima cosa che gli viene in mente è, ovviamente, "sfratto". Povero ingenuo! Lo sfratto, quel meraviglioso strumento legale che funziona solo se hai un contratto di locazione valido (e un inquilino con un minimo di voglia di rispettarlo), è un lusso che non tutti possono permettersi. Se l'occupante è entrato senza un permesso formale – che sia un ex coinquilino rimasto dopo la fine del contratto o uno che si è introdotto abusivamente – la procedura di sfratto si scioglie come neve al sole.

A quel punto, il proprietario scopre la magica soluzione: l'azione di rilascio per occupazione sine titulo. Sì, esatto, una cosa che suona talmente noiosa da far venire il sonno persino al più agguerrito degli avvocati. È l’equivalente legale di dire “ok, ora ci tocca fare le cose per bene, con molta calma, aspettando che il tempo faccia il suo corso”. In pratica, la legge ti dice di sederti, bere una camomilla e aspettare pazientemente che la giustizia, con i suoi tempi biblici, si decida a darti ragione. E nel frattempo, ovviamente, l’occupante abusivo continua a vivere a casa tua, probabilmente godendosi i comfort che tu stesso hai pagato.

La Tentazione dell’"Autogiustizia"

Ma l’italiano è un popolo di creativi, e la tentazione di risolvere i problemi da solo è troppo forte. Cosa c’è di male a staccare la corrente a chi non paga le bollette? Niente, se non fosse che la legge lo considera un reato. Se osate togliere l'elettricità, o peggio ancora, chiudete il contatore dell’acqua, rischiate di beccarvi una denuncia per esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose (art. 392 cod. pen.). "Violenza sulle cose"? Ma quali cose? Il contatore? La Cassazione ha chiarito che la violenza non è solo fisica, ma anche "limitazione della fruizione del bene", e questa limitazione non si fa. È come voler togliere l’acqua dal deserto. E mentre il vostro avvocato vi spiega questo assurdo concetto, l’abusivo probabilmente vi farà recapitare una denuncia.

E non provateci nemmeno a cambiare la serratura. Se pensavate che fosse la cosa più logica da fare per riavere il controllo della vostra proprietà, la Cassazione vi avvisa: è violenza sulle cose, un altro reato che vi fa sembrare dei delinquenti incalliti (Cass., 14 novembre 2017, n. 3348). La giustizia, in un raro slancio di cinismo, vi dice in faccia: "Non toccate niente, ci penso io. E non importa se ci metto anni, l'importante è che tu non faccia niente di avventato".

L’Assurda Sottigliezza del Diritto

In sintesi, il messaggio è chiaro: se qualcuno si prende la vostra casa, non fate niente. Non staccate le utenze, non cambiate la serratura, non provate a buttarlo fuori. Chiamate un avvocato, aprite un fascicolo, armatevi di pazienza e sperate che la giustizia italiana, in uno dei suoi rari momenti di efficienza, si ricordi di voi. Altrimenti, l’occupante abusivo vivrà felice e contento, e voi sarete costretti a pagargli l’affitto... con la vostra stessa casa. Dopotutto, non c’è niente di più ironico che trovarsi nella posizione di vittima e, nel tentativo di difendersi, diventare un criminale. Benvenuti in Italia.

 

 

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Prevenire è Meglio che Curare

In un mondo dove la stretta di mano non basta più, e dove il confine tra il giusto e l'illecito è una linea sottile e sfumata, fare da soli non è più un'opzione. La soluzione più saggia è agire a monte: affidarsi a un agente immobiliare serio e abilitato. Un vero professionista non si limita a mostrarvi i contratti da firmare, ma effettua tutti i controlli utili sul potenziale inquilino, dall'affidabilità finanziaria alla storia pregressa. Conosce i tipi di contratto e le loro regole, e sa come tutelare la vostra proprietà fin dal primo giorno. Potrà sembrare una spesa in più, ma in realtà è un investimento sulla vostra serenità. Invece di rischiare di finire in Tribunale per aver tolto l'acqua a un abusivo, prevenite il problema. Lasciate la roulette russa a chi non ha nulla da perdere e affidatevi a chi sa come tutelare i vostri diritti. Perché a volte, la mossa più intelligente è semplicemente quella di farsi aiutare.

geom. Pesante Guido

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