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“Riscaldamento a pavimento? I Romani scaldavano case e glutei già da duemila anni”

2025-08-30 09:06

Geom. Pesante Guido

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“Riscaldamento a pavimento? I Romani scaldavano case e glutei già da duemila anni”

“A piedi nudi sul riscaldamento? Se pensate che sia una novità, aspettate di conoscere l’ipocausto romano..."

“A piedi nudi sul riscaldamento? Se pensate che sia una novità, aspettate di conoscere l’ipocausto romano...”

Avete mai provato a spiegare a un amico che il riscaldamento a pavimento non è esattamente una trovata degli ultimi anni? Una volta, raccontando di questa tecnologia a un cliente scettico, mi ha guardato come se gli avessi detto che i Romani usavano il Wi-Fi 2000 anni fa. E invece, sì: furono proprio loro a inventare un sistema di riscaldamento a pavimento che valeva più di molti impianti moderni.

Si chiamava ipocausto, dal greco “fuoco nascosto sotto”, e non era certo un fuoco qualunque! Immaginate un grande forno esterno (praefurnium), dove si bruciava legna o carbone, e l’aria calda veniva fatta circolare sotto il pavimento, che non poggiava a terra ma si “galleggiava” su piccole colonne di mattoni o pietra. Il risultato? Camminare su nuvole calde, senza fumi fastidiosi o stufe ingombranti.

E se oggi i nostri riscaldamenti si attivano con un click, i Romani avevano schiavi appositamente addetti a mantenere viva la “fiamma domestica”. Insomma, niente termostato Wi-Fi, ma personale 24 ore su 24… con un orario di lavoro decisamente più pesante!

Chi l’avrebbe detto? I Romani avevano già il comfort che cerchiamo noi oggi nelle case moderne

Mentre noi litighiamo su quale termostato smart comprare o se inserire una stufa a pellet, i Romani si godevano le terme imperiali e le ville lussuose con un sistema ingegnoso e igienico, capace di mantenere la temperatura intorno ai 30°C — il top del benessere termico per l’epoca.

La genialità dell’ipocausto stava nella sua efficienza: niente fumi in faccia, niente fuliggine, solo un calore uniforme e costante, che riscaldava persino le pareti grazie a tubi di terracotta. Una comodità che, come spesso accade, era riservata a pochi eletti, ma che si diffuse fino in Gallia nelle ville romane, testimoniando un’idea troppo valida per essere lasciata morire.

Edilizia e innovazione: possiamo davvero chiamarla “moderna”?

Questa storia ci insegna una cosa importante, soprattutto a chi vende o compra casa: nonostante la voglia di novità, il processo di modernizzazione in edilizia spesso torna a rispolverare concetti antichi e solidi come l’ipocausto.

Riscaldamento a pavimento oggi significa efficienza energetica, igiene e comfort uniforme, proprio come due millenni fa (solo che al posto degli schiavi c’è un sistema automatizzato). E chi conosce davvero queste radici tecniche sa come valorizzare un immobile, andando oltre l’apparenza e riconoscendo il valore nascosto sotto i piedi.

 

 

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Un consiglio “imperiale” per chi vuole comprare o vendere casa

Se state scegliendo casa o mettendo in vendita un immobile, pensate a quanto conta un sistema di riscaldamento efficiente e ben progettato. Non è solo un plus moderno; è una vera e propria lezione di storia del comfort. E se volete un esperto che sappia leggere questi dettagli e usarli a vostro vantaggio, sappiate che non c’è niente di più prezioso di una consulenza tecnica fatta con passione e conoscenza approfondita.

Conclusione

Allora, la prossima volta che sentite parlare di impianti moderni, ricordate che l’idea di comfort sotto i piedi è nata con l’ipocausto romano, un “fuoco nascosto” che scaldava imperatori e generali mentre noi oggi accendiamo il riscaldamento con un click. Ritorniamo sempre al passato, perché in edilizia, il futuro è antico!

geom. Pesante Guido

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